Commissione europea: Johansson, “rimpatrio volontario è la soluzione migliore: mette al centro l’individuo ed è più efficace”

La commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson, proponendo la “Strategia dell’Ue sui rimpatri volontari e la reintegrazione”, ha osservato: “appena un terzo circa delle persone che non hanno il diritto di soggiornare nell’Ue rientra nel proprio Paese d’origine e meno del 30% di chi lo fa agisce di sua spontanea volontà. Il rimpatrio volontario è sempre la soluzione migliore: mette al centro l’individuo ed è più efficace e meno costoso”. Le differenze tra le procedure d’asilo e di rimpatrio, le difficoltà nel prevenire il rischio di fuga, le risorse insufficienti, la mancanza di dati, la frammentazione generale e la limitata capacità amministrativa nel dar seguito alle decisioni di rimpatrio sono tutti fattori, riconosce la “Strategia” che “contribuiscono allo scarso ricorso ai programmi di rimpatrio volontario assistito. Grazie alla proposta di rifusione della direttiva rimpatri, alla proposta modificata di regolamento sulle procedure di asilo, al regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione e al regolamento Eurodac riveduto, la Commissione continuerà ad istituire norme e procedure comuni rapide ed eque per l’asilo e il rimpatrio, a monitorare la concessione dell’assistenza in materia di rimpatrio e reintegrazione e a ridurre il rischio di spostamenti non autorizzati”. Con il rafforzamento del suo mandato, Frontex “sarà in grado di sostenere gli Stati membri in tutte le fasi del processo di rimpatrio volontario e di reintegrazione”.
“La cooperazione in materia di rimpatrio volontario e reintegrazione è un aspetto fondamentale dei partenariati nel settore della migrazione che l’Ue rafforzerà nell’ambito del nuovo patto sulla migrazione e l’asilo. L’Ue sosterrà la titolarità dei processi di reintegrazione nei paesi partner mediante lo sviluppo di capacità, fornendo al personale le competenze necessarie o aiutando le strutture di governance a rispondere alle esigenze economiche, sociali e psicosociali specifiche dei rimpatriati. Continuerà inoltre a fornire assistenza al rimpatrio volontario e alla reintegrazione dei migranti bloccati in altri Paesi”.

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