A marzo 2021 si stima, per l’interscambio commerciale con i Paesi extra Ue27, un aumento congiunturale per entrambi i flussi, più ampio per le importazioni (+6,8%) rispetto alle esportazioni (+2,5%). Lo rende noto oggi diffondendo i dati di “Commercio estero extra Ue” relativi a marzo 2021.
Stando ai dati diffusi, l’aumento su base mensile dell’export è dovuto soprattutto all’aumento delle vendite di energia (+65,2%) e beni intermedi (+3,5%). Risultano in calo le vendite di beni di consumo non durevoli (-1,0%). Dal lato dell’import, tranne che per i beni strumentali (-5,1%), si rilevano incrementi congiunturali diffusi, i più marcati per energia (+23,4%) e beni di consumo non durevoli (+7,6%).
Nel primo trimestre 2021, rispetto al trimestre precedente, l’export diminuisce dello 0,7%; l’import, invece, segna un rialzo congiunturale del 5,6%.
A marzo 2021, l’export aumenta su base annua del 23,1%, mentre l’import registra una crescita tendenziale ancora più sostenuta (+35,0%).
La stima del saldo commerciale a marzo 2021 è pari a +4.797 milioni (+5.073 a marzo 2020). Aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +7.053 milioni per marzo 2020 a +7.470 milioni per marzo 2021).
A marzo 2021 si registra un marcato aumento su base annua dell’export verso Cina (+47,0%), Paesi Asean (+41,0%), Paesi Mercosur (+38,2%), Svizzera (+35,7%), Paesi Opec (+24,9%) e Turchia (+24,6%). Gli acquisti da Cina (+89,7%), Paesi Opec (+62,6%), Paesi Mercosur (+47,3%), Turchia (+37,7%) e Regno Unito (+30,7%) registrano incrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni dai Paesi extra Ue27. Gli acquisti dagli Stati Uniti (-1,2%) sono in lieve calo.