Conclusi i lavori di messa in sicurezza che preservano gli edifici di culto da ulteriori danneggiamenti, la diocesi di Rieti si appresta ad iniziare l’opera di ricostruzione. Lo rende noto “andareoltre”, il sito promosso dalla diocesi reatina per raccontare la ricostruzione. Sebbene la progettazione sia ancora in una fase preliminare, un documento, l’Ordinanza n. 105 del 17 settembre 2020 ha conferito una maggiore autonomia alle diocesi, che potranno nominare direttamente i responsabili tecnici delle procedure. Secondo il sito, “la diocesi, nella persona dell’ordinario diocesano, e gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, in persona del loro rappresentante, escluse le parrocchie, fatta salva l’autonomia dell’ordinamento canonico, possono individuare un architetto o un ingegnere, regolarmente iscritto all’Albo professionale di competenza, o un professionista tecnico con almeno tre anni di esperienza in materia di ricostruzione post-sisma, che assume il ruolo e la denominazione di ‘Responsabile tecnico della procedura – RTP’, ferma restando la responsabilità dell’ordinario diocesano quale soggetto attuatore di cui all’art.15 comma 1 del decreto legge 189/16”. Secondo l’articolo 1 dell’ordinanza “La diocesi, e gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, possono conferire al Responsabile tecnico della procedura, nelle forme e secondo le modalità previste dalla propria organizzazione, incarichi di natura tecnica e amministrativa necessari all’attuazione degli interventi di ricostruzione”. Nei prossimi mesi, il lavoro dei tecnici dell’Ufficio Beni culturali e edilizia di culto della diocesi di Rieti sarà quindi quello di individuare per ciascuna chiesa il Responsabile tecnico della procedura che seguirà in prima persona gli interventi di ricostruzione.