“Il metodo di lavoro che abbiamo impostato e condiviso oggi insieme a tutti i Commissari rappresenta un’importante innovazione. Sono state concordate le modalità per il monitoraggio dello stato di avanzamento delle attività, così da assicurare una piena trasparenza nei confronti dell’opinione pubblica. Abbiamo anche definito le modalità attraverso cui il ministero agevolerà il lavoro dei Commissari nell’ottica della massima velocità di esecuzione delle opere”. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, che ha incontrato oggi in videoconferenza i 29 Commissari straordinari che gestiranno 57 opere pubbliche, per un valore di circa 83 miliardi di euro. La riunione, spiega una nota, è stata la prima occasione di confronto per costruire un approccio innovativo e un nuovo metodo di lavoro basato sulla massima collaborazione con il ministero, considerata l’importanza per il Paese del rilancio delle opere pubbliche in chiave sostenibile.
“Nella visione contenuta nel nuovo nome del Ministero – ha aggiunto Giovannini – le infrastrutture sono il cuore dello sviluppo sostenibile, in linea con i principi dell’Agenda 2030 dell’Onu e le linee strategiche del Next Generation Eu”. “Come indicato anche dal G20, attraverso infrastrutture sostenibili si genera una crescita inclusiva, resiliente e sostenibile da tutti i punti di vista, contribuendo al tempo stesso ad migliorare l’accesso ai servizi per i cittadini e le imprese, migliorando il benessere individuale e collettivo”, ha evidenziato il ministro che ha sottolineato l’importanza della promozione delle infrastrutture sostenibili rimarcando le quattro dimensioni prioritarie che le identificano: quella economica, quella sociale, quella ambientale e quella istituzionale.