“Circa il 74% delle calamità naturali tra il 2001 e il 2018 è stato correlato all’acqua, tra cui siccità e inondazioni; 500 milioni di bambini vivono in aree ad alto rischio di alluvioni; 160 milioni di bambini vivono in aree a rischio alto o estremo di siccità; 700 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno per diarrea acuta a causa di servizi idrici o igienico-sanitari inadeguati”. Lo ricorda oggi l’Unicef, in occasione della Giornata mondiale della Terra.
“Il cambiamento climatico riguarda tutti e richiede un impegno collettivo urgente perché rischia di mettere in pericolo i diritti di base di tutti i bambini in Italia e nel mondo e i progressi fatti finora per la loro sopravvivenza – ha dichiarato Carmela Pace, presidente dell’Unicef Italia -. Un evento climatico estremo, come un ciclone o un’ondata di caldo particolarmente forte minaccia la vita dei bambini e distrugge infrastrutture indispensabili per il loro benessere. Per questo come Unicef per la Giornata mondiale della Terra abbiamo realizzato una guida dedicata ai bambini per spiegare loro in modo semplice e chiaro il cambiamento climatico, gli effetti che ha sull’uomo e alcuni spunti su cosa è possibile fare per invertire la tendenza”.
I fattori che determinano l’inquinamento atmosferico sono gli stessi di quelli del cambiamento climatico, ricorda l’Unicef: “Circa 2 miliardi di bambini vivono in aree in cui i livelli di inquinamento atmosferico superano gli standard stabiliti dall’Oms. Le famiglie più povere hanno difficoltà ad affrontare i cambiamenti climatici perché rendono le crisi più frequenti e riprendersi dallo shock diventa molto più difficile. Già oggi, in 80 Paesi 1,42 miliardi di persone versano in condizioni di alta o estrema vulnerabilità idrica: 450 milioni sono bambini, 1 su 5. Eventi meteorologici estremi e cambiamenti nei modelli del ciclo dell’acqua stanno rendendo più difficile l’accesso all’acqua potabile, specialmente per i bambini più vulnerabili”.
Entro il 2040, “quasi 1 bambino su 4 vivrà in aree a stress idrico estremamente elevato. Il cambiamento climatico aggrava lo stress idrico – aree con risorse idriche estremamente limitate – portando a una maggiore competizione per l’acqua, e persino a conflitti. L’aumento del livello del mare sta facendo sì che l’acqua dolce diventi salata, compromettendo le risorse idriche su cui fanno affidamento milioni di persone”.
In occasione della Giornata odierna l’Unicef Italia ha anche lanciato un video con Federica Gasbarro, giovane attivista climatica italiana, che spiega, in poche semplici parole, perché la crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini.