“Nel 2020 l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche (-156.860 milioni di euro) è stato pari al 9,5% del Pil, in aumento di circa 129 miliardi rispetto al 2019 (-27.901 milioni di euro, corrispondente all’1,6% del Pil)”. Lo comunica oggi l’Istat diffondendo la “Notifica dell’indebitamento netto e del debito delle Amministrazioni pubbliche secondo il Trattato di Maastricht” per gli anni 2017-2020.
“Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) – spiega una nota – è risultato negativo e pari al -6% del Pil, con un peggioramento di 7,8 punti percentuali rispetto al 2019”.
Stando ai dati diffusi, la spesa per interessi, che secondo le attuali regole di contabilizzazione non comprende l’impatto delle operazioni di swap, è stata pari al 3,5% del Pil, con una aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al 2019.
“A fine 2020 – prosegue l’Istat – il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri della Uem, era pari a 2.573.386 milioni di euro (155,8% del Pil). Rispetto al 2019 il rapporto tra il debito delle Ap e il Pil è aumentato di 21,2 punti percentuali”.