“Il nostro impegno politico per diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2050 è ora anche un impegno legale”. Queste le parole soddisfatte della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al raggiungimento dell’accordo con il Consiglio e il Parlamento sulla legge europea sul clima. Del pacchetto fanno parte la riduzione del 55% delle emissioni entro il 2030, l’istituzione di un comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici e disposizioni più rigorose sull’adattamento ai cambiamenti climatici. “La legge climatica pone l’Ue su un sentiero verde per una generazione”, ancora von der Leyen: “È il nostro impegno vincolante per i nostri figli e nipoti”. Il vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo Frans Timmermans lo ha definito “accordo ambizioso” che darà “forma alla ripresa verde dell’Ue e garantendo una transizione verde socialmente giusta”. Alla vigilia del vertice nel giorno della Giornata della Terra (22 aprile), l’auspicio di Timmermans è che questa notizia positiva “ispiri i nostri partner internazionali”. Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Parlamento David Sassoli per un accordo che “mostra un’ambizione mai vista prima” ed è un “forte segnale”. Sassoli auspica che a giugno arrivino “proposte ambiziose per l’energia e il clima” nel contesto dell’annunciato pacchetto “fit-for-55”. Uguale soddisfazione arriva dal ministro portoghese per l’ambiente João Pedro Matos Fernandes, a nome del Consiglio Ue, per questa “madre di tutte le leggi” sul clima: “Possiamo essere orgogliosi” di questo accordo, ha detto il ministro, che sarà “un segnale forte al mondo”.