“A quasi trent’anni dalla morte di don Tonino Bello, dopo un momento storico che difficilmente dimenticheremo, ci ritroviamo come comunità ecclesiale a riflettere sui suoi insegnamenti, su quanto ancora parlano alla nostra realtà odierna, costringendoci a ragionare su quali strade percorrere dentro questa porzione di Chiesa, di territorio e di storia”. Così un comunicato della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi annuncia il convegno “L’eredità da vivere. Sfide ai laici nel magistero di don Tonino Bello”, promosso il 22 aprile dalla Consulta delle aggregazioni laicali, in occasione del 28° anniversario della morte del servo di Dio don Tonino Bello, vescovo della stessa diocesi dal 1982 al 1993.
“Ce lo chiediamo soprattutto come laicato cristiano, sempre in bilico sul crinale tra l’esperienza del servizio ecclesiale e quella della vita quotidiana, caratterizzata da quella ricca, faticosa complessità che ogni giorno ci costringe a trovare modi, parole, azioni capaci di dare ragione della nostra fede”, prosegue il comunicato. Altro piano di riflessione “il senso della memoria dei dieci anni di pastorale di don Tonino tra noi, perché non sia ricordo nostalgico, ma spina nel fianco, nella carne viva della nostra esistenza, che sproni alla testimonianza. Una memoria che forse oggi richiede un impegno non più solo personale ma anche comunitario, cioè pensato, elaborato, sperimentato insieme, per essere più incisivo ed efficace”. Questi i nodi che verranno affrontati nel convegno con la riflessione di Sergio Tanzarella, professore ordinario di Storia della Chiesa presso l’Università Meridionale di Napoli.
Il convegno sarà trasmesso on line sui canali di comunicazione diocesani alle 19.30. Link diretto: https://www.youtube.com/watch?v=XdrC3_30d3Q.