“Il Covid-19 è la seconda causa di morte nel periodo marzo-aprile 2020, con un numero di decessi di poco inferiore a quello dei tumori e più del doppio di quello delle cardiopatie ischemiche. Nel periodo considerato, oltre al Covid-19, i decessi aumentano per quasi tutte le principali cause di morte rispetto a quanto osservato nello stesso periodo del quinquennio precedente”. È quanto emerge dal report “Prima ondata della pandemia. Un’analisi della mortalità per causa e luogo del decesso” relativo al bimestre marzo-aprile 2020.
“In questi due mesi – si legge nel report –, i deceduti residenti in Italia hanno subìto un incremento del 45%. Si tratta di 159.310 decessi, quasi 49mila casi in più rispetto alla media calcolata nello stesso periodo del quinquennio 2015-2019”. “Solamente una piccola parte dell’incremento è imputabile all’invecchiamento demografico”, spiega l’Istat, aggiungendo che “si stima infatti che, nel periodo considerato, in assenza di variazioni dei livelli di mortalità e degli effetti diretti e indiretti del Covid-19, avremmo osservato un aumento di soli 6.648 decessi”.
Stando ai dati diffusi, l’incremento di mortalità si è concentrato soprattutto nelle Regioni del Nord-ovest, dove sono esplosi i primi focolai epidemici; in quest’area i decessi in più sono stati 34.449 decessi con un raddoppio dei casi e un effetto dovuto all’invecchiamento piuttosto contenuto (+1.833 decessi).