L’Aiart interviene, tramite il presidente nazionale Giovanni Baggio, sulla scelta del talk show pomeridiano “Domenica Live” di portare davanti alle telecamere un bambino di 4 anni, figlio dell’ex gieffino Pierpaolo Petrelli, evidenziando “l’inopportunità di pagine televisive che sfruttano sistematicamente i bambini ad uso degli adulti”, sollecitando una “riflessione seria su come tutelare l’infanzia nei media” e lanciando “l’ennesimo appello al garante dell’infanzia”: “Che fine ha fatto la tutela dei minori?”.
“I bambini non sono star ad uso degli adulti – afferma il presidente nazionale dell’Aiart -. Una tv che insegue prioritariamente gli ascolti, fa leva sulle dinamiche emotive legate alla presenza dei minori, sui sentimenti di tenerezza e protezione che essi suscitano e non disdegna la strumentalizzazione dei bambini per qualche punto di share è un tv malata”.
Dinanzi a “una regolamentazione frammentata e inefficace e al silenzio degli organismi di vigilanza – conclude l’associazione cittadini mediali – la ‘spinta’ devono darla i teleutenti che, dopo la sacrosanta indignazione, devono protestare, segnalare e denunciare alle Procure o più, agevolmente, all’Aiart che provvederà a inoltrare le denunce”.