“I migranti evocano in noi ciò che è genuinamente umano, possono istruirci. Se riuscissimo a concentrarci solo sulla persona del migrante ci renderemmo conto che proviamo le stesse gioie e condividiamo gli stessi dolori e le stesse ansie. Un migrante è anche lo specchio di chi sono io”. Lo ha detto il card. Luis Antonio Tagle, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli e presidente di Caritas internationalis, nel video messaggio trasmesso oggi durante la presentazione del Rapporto annuale 2021 del Centro Astalli, che celebra quest’anno i 40 anni dalla sua fondazione. “Abbiamo potuto vedere e toccare il dolore dei migranti costretti a lasciare la propria patria a causa della povertà, della violenza, dei disastri ecologici – ha affermato il card. Tagle -. Abbiamo perfino potuto sperimentare le loro paure mentre attraversavano mari e terre verso un futuro sconosciuto. Arrivare in un nuovo Paese comporta nuovi pesi da portare, incertezze, rifiuto, manipolazioni”. La pandemia, ha sottolineato, “ha peggiorato questa loro situazione. Ma grazie all’accoglienza, al rispetto, all’accompagnamento del Centro Astalli, il loro viaggio oscuro è stato irrorato di luce”.