Una situazione che “suscita grave sconcerto e impone una riflessione e un impegno comune di tutti”. Lo scrive l’arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, mons. Leonardo D’Ascenzo, dopo la descrizione, fatta dal procuratore della Repubblica di Trani, Renato Nitti, della situazione criminale nella provincia di Barletta-Andria-Trani, tra le prime dieci in Italia per diversi reati. Per il presule, “occorre realizzare progetti che, aumentando in particolare le opportunità di lavoro e di stabile abitazione, impediscano alle organizzazioni criminali di porsi come risposta ai bisogni di vita soprattutto dei più giovani”. La sicurezza e la giustizia “sono una responsabilità anche personale”, perciò restare inerti, tacere o minimizzare “significa essere conniventi”, prosegue. La Chiesa diocesana, evidenzia mons. D’Ascenzo, “continua l’impegno, sul solco dell’insegnamento e della testimonianza di verità di Papa Francesco, a costruire percorsi di educazione alla legalità, a sostenere le esperienze di unità e di onestà nelle comunità cittadine”, ad affiancare “coloro che quotidianamente lavorano per estirpare i fenomeni mafiosi e criminali, che si sono sviluppati nel nostro territorio, a realizzare progetti di solidarietà a favore delle famiglie in difficoltà economica, particolarmente in questo tempo di pandemia”.