Stando al report sui vaccini anti Covid-19, in Italia sono 15.674.080 le somministrazioni eseguite. Dai dati, aggiornati a questo pomeriggio, emerge che sono 4.597.263 le persone a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino necessarie per la immunizzazione.
In totale sono 9.085.916 le somministrazioni a donne e 6.588.164 quelle a uomini. Se si considerano le categorie, sono 1.771.803 le somministrazioni tra i soggetti fragili e caregiver, 3.221.429 tra gli operatori sanitari e socio-sanitari, 858.845 tra il personale non sanitario impiegato in strutture sanitarie e in attività lavorativa a rischio, 624.293 tra gli ospiti di strutture residenziali, 1.137.556 tra il personale scolastico, 306.187 tra gli appartenenti al comparto Difesa e sicurezza. Per quanto riguarda le persone non considerate in categorie prioritarie, sono 5.292.792 le somministrazioni tra gli over 80, 1.810.676 tra i 70-79enni, 353.749 tra i 60-69enni a cui si aggiungono 296.750 somministrazioni catalogate come “altro”. La fascia d’età che vede più persone sottoposte a somministrazione è quella tra gli 80-89 anni (4.773.007 somministrazioni) seguita da quella dei 70-79 (2.610.362); complessivamente le somministrazioni agli over 60 sono 10.257.199.
Rispetto alle 17.738.070 dosi finora disponibili in tutta Italia (11.853.270 di Pfizer/BioNTech, 4.157.600 di AstraZeneca e 1.727.200 di Moderna), ne sono state inoculate l’88,4%. La Puglia presenta il maggior rapporto tra somministrazioni e dosi fin qui consegnate con il 92,9%. Seguono Veneto (92,7%) e Umbria (91,9%). La Regione che ha fatto registrare il numero maggiore di somministrazioni (2.475.079) in termini assoluti è la Lombardia, davanti a Lazio (1.547.510) e Campania (1.343.774).
Per quanto riguarda le somministrazioni effettuate, in tutto il mese di gennaio sono state in totale 1.974.668 a fronte di 2.362.646 effettuate a febbraio e di 5.944.721 a marzo. Nel mese di aprile – secondo i dati disponibili al momento – sono state 5.350.238 le somministrazioni totali.