Colletta Venerdì Santo: Custodia Terra Santa, un video per raccontare la missione lunga più di 800 anni

300 missionari, 80 santuari, 25 parrocchie,  5 case per malati e orfani, 6 case per pellegrini, 3 istituti accademici, 2 case editrici, 1.074 posti di lavoro, 630 unità abitative per famiglie bisognose, oltre 500 borse di studio annuali per studenti universitari, 1.470 case ricostruite in Siria. Sono i numeri della Custodia di Terra Santa, illustrati in un video del Christian Media Center (Cmc) dallo stesso custode di Terra Santa, padre Francesco Patton. Le radici della Custodia, spiega il video, vanno ricercate a partire da oltre 800 anni fa, quando San Francesco d’Assisi mandò i suoi frati a costituire la “provincia d’oltremare”. Poco dopo gli stessi avrebbero ricevuto un mandato chiaro, custodire – a nome della Chiesa Cattolica – i Luoghi Santi, come stabilisce la bolla del 1342 con cui Papa Clemente VI istituisce la Custodia di Terra Santa. Oggi, Venerdì Santo, si celebra tradizionalmente la Colletta di Terra Santa, istituita da Paolo VI con lo scopo di “mantenere non solo i Luoghi Santi, ma anche ogni attività pastorale, benefica, educativa e sociale che la Chiesa svolge in Terra Santa per beneficare i fratelli cristiani e la popolazione locale”. L’istruzione e la crescita delle nuove generazioni, si spiega nel video, sono alcuni dei campi a cui la Custodia di Terra Santa dedica maggiore attenzione. Un’attività quotidiana che prende forma nelle 18 scuole che gestisce in 5 paesi, frequentate da 11000 studenti e 1100 insegnanti. La Custodia, inoltre, offre  abitazioni a Gerusalemme – distribuite dentro e fuori la Città Vecchia – oltre a 72 case a Betlemme, dando complessivamente alloggio a circa 2.050 persone. Interventi analoghi la Custodia li porta avanti anche in Siria, dove si combatte da 10 anni: dal 2017 la Custodia aiuta la popolazione locale a ricostruire o a ristrutturare le proprie case colpite dalla lunga guerra cominciata nel 2011. Lo fa nelle piccole città attraverso i parroci, e in particolare ad Aleppo in collaborazione con l’Associazione Pro Terra Sancta. Ma la prima e fondamentale missione per i francescani rimane sempre la stessa: custodire i Luoghi Santi. Sono 80 i santuari presenti negli attuali confini di Israele, Palestina, Giordania e Siria. “Dal Monte Nebo, luogo dal quale Mosè contemplò la Terra Promessa ai santuari della vita, passione e morte di Gesù. Cuore della Terra Santa è Gerusalemme: sul Monte degli Ulivi, i santuari della Passione: il pianto e il lamento di Gesù su Gerusalemme sono commemorati nella chiesa del Dominus Flevit, pochi metri più in basso, accanto al giardino degli ulivi, la Basilica del Getsemani, luogo dove Gesù pregò la notte del giovedì santo, prima di essere arrestato. All’interno delle Mura di Gerusalemme i pellegrini ripercorrono le XIV stazioni della Via Crucis. Una pratica iniziata dai francescani nel 1600 e che si ripete ogni venerdì, fino ad oggi. Ma per i cristiani Gerusalemme ha un cuore: la Basilica del Santo Sepolcro, dove si trovano il Calvario e la Tomba di Cristo. “Noi chiediamo ogni anno l’aiuto, il supporto anche economico a tutti i cristiani del mondo – conclude padre Patton – e poi ringraziamo per quello che i cristiani di tutto il mondo ci danno come espressione della loro vicinanza, della loro solidarietà e del loro amore”.

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