“Quale vicario del vescovo per il territorio di Guardia-Diamante non posso rimanere sordo al grido di angoscia dei lavoratori e delle loro famiglie per il rischio del proprio lavoro”. Questo il grido d’allarme lanciato da don Massimo Aloia in una lettera condivisa con il vescovo di San Marco Argentano-Scalea, mons. Leonardo Bonanno. Al centro dell’attenzione le sorti dei lavoratori delle Terme Luigiane a causa della paventata chiusura del centro termale del Tirreno. Don Aloia ha recapitato la missiva ai sindaci di Acquappesa e di Guardia Piemontese, nonché all’on. Fausto Orsomarso della Regione, con alcune proposte fattive al fine di scongiurare l’interruzione delle attività termali e consentire anzitutto per l’immediato che i lavoratori non perdano il proprio posto.
Neri mesi scorsi sulla vicenda era intervenuto lo stesso mons. Bonanno.