Con il via libera all’apertura di circa 3mila bar, ristoranti, pizzerie ed agriturismo il Trentino ha anticipato la ripartenza dei servizi di ristorazione in grande affanno lungo tutta la Penisola dopo oltre un anno di chiusure a singhiozzo. Lo afferma la Coldiretti in riferimento alla decisione del presidente della P. A. di Trento, Maurizio Fugatti di consentire a partire da oggi l’offerta dei servizi di ristorazione, negli spazi all’aperto, fino alle 18 in tutta la Provincia. Una decisione che, sottolinea l’associazione, non potrà non “avere effetti positivi lungo tutta la filiera con agricoltori, allevatori, casari e viticoltori che soffrono insieme ai ristoratori per la mancanza di sbocco per le proprie produzioni”. “La prospettiva di riapertura il prossimo 26 aprile è attesa lungo tutta la Penisola dove per le chiusure dei circa 360mila servizi di ristorazione si contano circa 1,1 milioni di tonnellate i cibi ed i vini invenduti dall’inizio della pandemia”, prosegue Coldiretti, secondo cui “si stima che 330mila tonnellate di carne bovina, 270mila tonnellate di pesce e frutti di mare e circa 220 milioni di bottiglie di vino non siano mai arrivati nell’ultimo anno sulle tavole dei locali costretti ad un logorante stop and go senza la possibilità di programmare gli acquisti anche per prodotti fortemente deperibili”. “Complessivamente nell’attività di ristorazione – rileva Coldiretti – sono coinvolti circa 360mila tra bar, mense, ristoranti e agriturismi nella Penisola ma le difficoltà si trasferiscono a cascata sulle 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,6 milioni di posti di lavoro”.