Commissione Ue: quali diritti elettorali garantire ai cittadini Ue? Aperta consultazione pubblica

Quali diritti elettorali vanno garantiti ai cittadini Ue che si spostano da un Paese all’altro? Questa la domanda che sta alla base della consultazione pubblica che la Commissione europea ha avviato oggi per raccogliere opinioni sui diritti elettorali dei cosiddetti “cittadini mobili”. Alcuni diritti già previsti sono l’esercizio del diritto di voto e di candidatura alle elezioni del Parlamento europeo, nonché alle elezioni comunali quando cittadini Ue risiedono in uno Stato membro di cui non hanno la cittadinanza. Ma la Commissione intende rivedere le direttive sui diritti elettorali per includere, come anticipato dalla vicepresidente Věra Jourová, la possibilità per “i cittadini Ue che vivono in un altro Paese dell’Unione il diritto di presentarsi come candidati alle elezioni locali o municipali, alle stesse condizioni dei cittadini di quel Paese”. Secondo Didier Reynders, commissario per la giustizia, infatti, “la partecipazione politica è il fondamento di ogni democrazia e la libera circolazione è un pilastro dell’Ue”, motivo per cui la Commissione intende garantire “che i cittadini dell’Ue possano continuare a esercitare efficacemente i loro diritti democratici anche se si trasferiscono in un altro Stato membro”. Le risposte alla consultazione pubblica, che potranno pervenire entro il 12 luglio 2021, contribuiranno alla preparazione di una nuova proposta legislativa prevista per la fine 2021.

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