Laudato si’: mons. Di Donna (Acerra), “l’educazione alla custodia del Creato entri nel tessuto ordinario delle nostre comunità”

“Far crescere nelle nostre comunità la ricezione della Laudato si'”: questo è il primo obiettivo del convegno on line “Custodire le nostre terre”, promosso stamattina dalla Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute, dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, dagli Uffici nazionali per la pastorale della salute e per i problemi sociali e il lavoro, dalla Caritas italiana, con il coordinamento delle diocesi campane. A spiegarlo è mons. Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale campana, all’apertura dei lavori. Un altro auspicio è che “l’educazione alla custodia del Creato, insieme con quella alla giustizia e alla pace, entri nel tessuto ordinario delle nostre comunità, delle nostre parrocchie, nella preghiera anzitutto, nella predicazione, nei cammini di fede ordinari, a partire dal catechismo dei ragazzi”. Come recita il convegno, “Custodire le nostre terre”, “cresca la consapevolezza che la terra dei fuochi non è un luogo circoscritto ma un fenomeno esteso all’intero Paese. Oggi Acerra è solo un luogo simbolo di tutte le terre che nel nostro Paese sono state inquinate. Spero anche che il convegno sia punto di partenza per un nuovo cammino. È giunto ormai il tempo di dare organicità alle varie iniziative che le 78 diocesi italiane interessate dal fenomeno dell’inquinamento ambientale mettono in atto. È giunto il tempo che sulla spinta della Laudato si’ venga avviato un coordinamento concreto reale”. Mons. Di Donna ha concluso il suo intervento dedicando “un pensiero soprattutto ai ragazzi e ai giovani morti, vittime innocenti, a causa dell’inquinamento ambientale. Un pensiero commosso va alle loro madri e ai loro padri ‘coraggio’. Non dimentichiamo che tutto questo cammino è partito dal grido della terra, dei poveri, dei malati e dei morti, che le nostre Chiese hanno ascoltato e hanno intenzione ancora di ascoltare”.

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