“È innegabile che la diffusione del Covid e le misure necessarie per contenere il contagio abbiano modificato, e speriamo ancora per poco, la vita di tutti noi, la nostra socialità, il modo di studiare, di lavorare e di fare affari. Al tempo stesso siamo ora più consapevoli di quanto l’umanità si stia avvicinando ad una nuova rivoluzione tecnologica e industriale, fondata sulla digitalizzazione, sulla sostenibilità ambientale dei processi e dei prodotti, su una capacità di interconnessione sempre più capillare e pervasiva”. Lo afferma il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, in un videomessaggio in occasione della IV Giornata della ricerca italiana nel mondo. “Anche quest’anno – osserva – ci troviamo ci troviamo a celebrarla in circostanze complesse, talvolta drammatiche, causate da un’emergenza pandemica che purtroppo perdura”.
Per il ministro oltre a “economia, società, politica”, “nei prossimi decenni tutto è destinato ad essere profondamente trasformato”. “Stiamo vivendo un cambiamento d’epoca”, prosegue Di Maio, convinto che questo avviene “grazie al progresso scientifico che viene ulteriormente stimolato dalla nostra umana determinazione nel far fronte ad una minaccia improvvisa, qual è stato il coronavirus”. “La ricerca – aggiunge il ministro – non ha confini, va condotta in sicurezza affinché non prevalgano, anche inconsapevolmente, finalità malevole. Vive e si nutre di scambi reciproci, di contatti con realtà diverse, di contaminazione”.