Stando al report sui vaccini anti Covid-19, in Italia sono 14.047.722 le somministrazioni eseguite. Dai dati, aggiornati a questo pomeriggio, emerge che sono 4.179.129 le persone a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino necessarie per la immunizzazione.
In totale sono 8.209.973 le somministrazioni a donne e 5.837.749 quelle a uomini. Se si considerano le categorie, sono 3.182.253 le somministrazioni tra gli operatori sanitari e socio-sanitari, 529.176 tra il personale non sanitario, 603.304 tra gli ospiti di strutture residenziali, 4.869.339 tra gli over 80, 236.139 tra gli appartenenti alle Forze armate, 1.125.753 tra il personale scolastico a cui si aggiungono 3.501.758 somministrazioni catalogate come “altro”. La fascia d’età che vede più persone sottoposte a somministrazione è quella tra gli 80-89 anni (4.428.986 somministrazioni) seguita da quella dei 70-79 (1.945.438); complessivamente le somministrazioni agli over 60 sono 8.876.877.
Rispetto alle 17.130.760 dosi finora disponibili in tutta Italia (11.814.660 di Pfizer/BioNTech, 3.986.300 di AstraZeneca e 1.320.400 di Moderna), ne sono state inoculate l’81,3%. Il Veneto presenta il maggior rapporto tra somministrazioni e dosi fin qui consegnate con l’87,9%. Seguono Valle d’Aosta (85,4%) e Umbria (84,9%). La Regione che ha fatto registrare il numero maggiore di somministrazioni (2.203.143) in termini assoluti è la Lombardia, davanti a Lazio (1.380.442) e Veneto (1.223.210).
Per quanto riguarda le somministrazioni effettuate, in tutto il mese di gennaio sono state in totale 1.972.852 a fronte di 2.360.555 effettuate a febbraio e di 5.939.159 a marzo. Nei primi giorni di aprile – secondo i dati disponibili al momento – sono state 3.735.360 le somministrazioni totali che hanno riguardato 2.779.616 prime dosi e 955.744 seconde dosi.