“La lotta contro la tratta di esseri umani rientra nel nostro lavoro per costruire un’Europa che protegge. I trafficanti sfruttano le vulnerabilità delle persone. Con la strategia odierna, stiamo adottando un triplice approccio, utilizzando in parallelo la legislazione, il sostegno politico e operativo e i finanziamenti allo scopo di ridurre la domanda, smantellare le attività criminali ed emancipare le vittime di questo reato abominevole”. Lo ha dichiarato Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione Ue, presentando oggi una nuova strategia per la lotta alla tratta di esseri umani (2021-2025). Tra il 2017 e il 2018, le vittime registrate nell’Unione europea sono state più di 14mila, si legge in un rapporto della Commissione. “A livello mondiale, i trafficanti realizzano profitti stimati a 29,4 miliardi di euro in un solo anno. In previsione del fatto che la domanda di sfruttamento dovrebbe continuare, che i trafficanti trasferiranno online le loro attività e che la pandemia potrebbe creare le condizioni per un aumento dello sfruttamento, la strategia odierna definisce le misure che consentiranno all’Unione e ai suoi Stati membri di continuare a rafforzare la loro risposta”.
Ylva Johansson, commissaria per gli affari interni, ha specificato: “Dobbiamo proteggere le vittime e consegnare alla giustizia i responsabili che considerano gli esseri umani come fossero una merce. Esamineremo le norme in vigore per verificare se siano ancora adatte allo scopo e prenderemo in considerazione la possibilità di qualificare come reato l’utilizzo dei servizi derivanti dallo sfruttamento delle vittime della tratta”.