Per contrastare la diffusione di fake news, Bruxelles riparte dalle scuole con una guida per gli insegnanti per sensibilizzare i giovani. “La disinformazione è e rimarrà una minaccia per le nostre società democratiche. Con questi strumenti, sono fiduciosa che gli insegnanti saranno meglio attrezzati per aiutare i loro studenti a rilevare e rispondere alla disinformazione in modo appropriato, contribuendo a creare una società più resiliente a tali minacce”. Così la vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova, presentando una guida, in tutte le lingue, per gli insegnanti con l’obiettivo di “sensibilizzare i giovani al fenomeno della disinformazione, alle minacce che pone, spiegando come proteggersi da questo fenomeno e fornendo l’opportunità di approfondire la questione con esempi concreti”. Il materiale predisposto per le scuole fornirà strumenti utili per contrastare la disinformazione partendo dalle scuole. In particolare, una guida, in tutte le lingue, offrirà dei piani per programmare le lezioni e degli esempi concreti a cui gli insegnanti potranno attingere per spiegare il fenomeno delle fake news ai giovani. Secondo la Commissione Ue, “insegnare agli studenti a esplorare le opportunità e i pericoli di un mondo dell’informazione in continua evoluzione è una delle sfide per costruire la resilienza nella società”.
L’obiettivo è sostenere gli attuali sforzi della Commissione per contrastare la disinformazione online, come previsto dal piano d’azione per la disinformazione adottato nel 2018 e rafforzato da una comunicazione congiunta del giugno 2020 e dal piano d’azione per la democrazia europea. “Questa iniziativa destinata agli insegnanti fa parte del nostro approccio olistico alla lotta alla disinformazione – commenta il commissario Ue per il mercato interno, Thierry Breton –. La disinformazione può assumere varie forme nel panorama dell’informazione e il rilevamento richiede abilità sempre più sofisticate, sia umane che tecniche”. “Mettendo a disposizione del mondo dell’istruzione strumenti adeguati – aggiunge Breton – contribuiamo a sensibilizzare la società sugli effetti nocivi della disinformazione”.