“I fenomeni di dispersione hanno numerose cause, in primis il contesto di origine di bambini e ragazzi. Condizioni di disagio economico e sociale delle famiglie, unite alla carenza di servizi educativi sul territorio, possono infatti ostacolare il percorso scolastico dei minori. Portandoli anche alla scelta estrema di abbandonare gli studi prima del raggiungimento del diploma”. Lo ricorda l’Osservatorio #conibambini, promosso da Con i Bambini e Openpolis nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, in occasione della presentazione on line delle “Mappe della povertà educativa” in Lazio. Secondo i dati più recenti, “nel 2019 in Italia il 13,5% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni è uscito dal proprio percorso educativo prima di conseguire il diploma”.
Un dato che “posiziona il nostro Paese al quarto posto per abbandono scolastico tra gli Stati europei”. La media regionale del Lazio, spiegano le “Mappe”,” è inferiore a quella nazionale, anche se lievemente e anche se, in 2 delle 5 province, il fenomeno incide in misura più ampia”. In particolare, “con il 15,7% e il 13,4% di giovani usciti dalla scuola prima del tempo, le province di Frosinone e Rieti sono ai primi posti per abbandoni nel Lazio. Gli abbandoni in provincia di Frosinone superano anche la media nazionale. Segue la città metropolitana di Roma, con una quota del 10,7%, mentre chiudono la classifica Latina e Viterbo. Rispettivamente con un tasso dell’8,2% e del 7,7%, percentuali ampiamente inferiori rispetto alle prime”.