“La questione degli abusi reso ha reso ancora più urgente ripensare il discernimento delle vocazioni e la formazione, perché la vocazione sacerdotale deve essere esattamente l’opposto del potere: il voler servire Cristo essendo servo al modo di Cristo”. Lo ha detto Michelina Tenace, ordinario di teologia alla pontificia Università Gregoriana, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa di presentazione – in diretta streaming dalla Sala Stampa della Santa Sede – del Simposio teologico internazionale “Per una teologia fondamentale del sacerdozio”, in programma dal 17 al 19 febbraio 2022 per iniziativa della Congregazione per i vescovi. “Un modo per verificare la chiamata al sacerdozio dovrebbe essere il non aspirare a nessun potere”, la tesi della teologa, che nel suo intervento ha fatto notare che “la clericalizzazione è un pericolo sia per i sacerdoti che per i fedeli: identifica il sacerdozio con il potere e non con il servizio, l’essere un ‘alter Christus’ all’altare come un privilegio e non come una responsabilità che riguarda tutti i fedeli”. Il clericalismo, per Tenace, “è derivato da una visione isolata del sacerdote come isolato, al di sopra di tutti, e Papa Francesco richiama spesso l’attenzione a questo pericolo. In questa impostazione sbagliata c’è anche il rischio di avere preti schiacciati dall’idealizzazione di onnipotenza o dalle pretese da parte dei fedeli”. “Il potere del sacerdote è il potere dell’amore, è il potere del Risorto”, ha precisato il card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, rispondendo alle domande dei giornalisti: “Il ministero sacerdotale deve sempre rimanere nell’orizzonte di questo amore che si è abbassato all’estremo per raggiungere l’uomo nel suo inferno e lo ha riportato alla comunione col Padre dandogli lo Spirito Santo”. “Il potere è una parola un pò terribile, abusata nel mondo”, ha osservato Ouellet: “Ma quando un prete si clericalizza si mondanizza, prende il potere come un essere al di sopra degli altri e comandare, e questo è una deformazione. Certamente questo sarà un tema di riflessione profondissimo del Simposio, sotto diverse angolature”.