“Profondo dolore ma anche rabbia per la situazione disumana in cui ci troviamo da più di un decennio. Non ne possiamo più”. Lo afferma padre Gilbert Peltrop, segretario generale della Conferenza haitiana dei religiosi e delle religiose (Chr) appena appresa la notizia del rapimento ieri mattina nell’area metropolitana di Port-au-Prince di 12 persone, tra cui 5 preti, 2 religiose e 3 membri della famiglia di un sacerdote che doveva insediarsi in una parrocchia. Due rapiti sono di nazionalità francese (la Chiesa francese si è subito mobilitata per chiederne il rilascio), gli altri haitiani. È stato chiesto un riscatto di un milione di dollari. Quattro sacerdoti sono membri della Società dei sacerdoti di Saint-Jacques, con sede a Guiclan (Bretagna), di cui uno francese. La suora haitiana appartiene alla congregazione delle Piccole suore di Sainte-Thérèse a Port-au-Prince. La religiosa francese è suora della Provvidenza di Pommeraye. Ad Haiti i sequestri-lampo da parte di gang molto violente sono all’ordine del giorno, con un aumento del 200% nel 2020. “Non passa giorno senza lacrime e stridore di denti – lamentano i religiosi haitiani – e ciò nonostante i responsabili di questo Paese, attaccati al potere, sono sempre più impotenti e, al tempo stesso, inesistenti”. I 5 sacerdoti sequestrati sono: padre Evens Joseph, padre Michel Briand (francese), padre Jean Nicaisse Milien, padre Joël Thomas, padre Hugues Baptiste (prete della diocesi di Cap-Haitien). Le due religiose si chiamano suor Anne Marie Dorcélus e suor Agnès Bordeau (francese). I tre membri della famiglia di padre Arnel Joseph sono la madre Oxane Dorcélus, la sorella Lovely Joseph e il padrino Welder Joly. Nella nota padre Peltrop chiede a tutti di “essere uniti e pregare incessantemente per le persone rapite”. I rapiti, secondo la stampa locale, sono stati prelevati da uomini armati intorno alle 9 del mattino a La Tremblay, nel quartiere Croix-des-Bouquets, dove la gang 400 Mamozo impone la sua legge criminale. Molti membri fanno parte dei 300 evasi dalla prigione di Croix-des-Bouquets il 25 febbraio scorso. Nella stessa giornata, intorno alle 23, a Delmas 75, nella zona sud della capitale Port-au-Prince, sono state rapite altre 2 persone, un medico e un contabile. Alcuni giorni fa erano state rapite altre 4 persone, tra cui un pastore protestante, durante una funzione religiosa trasmessa in diretta social. Una violenza senza limiti, tanto che nelle ultime 48 ore i criminali hanno perfino messo in rete le immagini di una poliziotta dell’Unità della sicurezza presidenziale torturata dai rapitori. Dopo il pagamento del riscatto è stata subito liberata.