“Abbi sempre cura del tuo cuore, vigila su di esso con la preghiera e le buone letture. Poiché sappiamo bene che l’uomo vede l’apparenza ma il Signore vede il cuore, caro Gennaro, lasciati guardare il cuore da Gesù e dalla sua Parola”. Così il vescovo di Cassano all’Jonio, mons. Francesco Savino, si è rivolto a Gennaro Giovazzino che ieri, in cattedrale, ha ordinato diacono.
Nell’omelia, il vescovo ha esortato il giovane seminarista: “Ripeti come Salomone: ‘Donami un cuore che ascolta, un cuore che sia sapiente’ (1Re 3,9; Sap 9, 4)”. “Se il cuore non è libero – ha spiegato mons. Savino –, può tradire, se stesso, Dio e gli altri”. E poi lo ha invitato a ricordare “le parole di Gesù: ‘Nessuno ha un amore più grande di questo, dare la vita per i propri amici’ (Gv 15,13)”. “L’amicizia di cui parla Gesù – ha ammonito il vescovo – è definita dal termine greco filía che si distingue dall’éros, attrazione, affascinamento, che trascina e stordisce”.
Rivolgendosi poi ai seminaristi presenti, mons. Savino ha affermato: “Non dimenticate mai che il Signore vede il cuore, ed è nel cuore che accogliamo la chiamata di Cristo e che decidiamo la nostra risposta, frutto del discernimento sapienziale”. Un ringraziamento il vescovo l’ha rivolto anche alla famiglia di Giovazzino, “in cui – ha sottolineato – sei stato generato alla vita e alla fede cristiana e che ha contribuito alla tua scelta vocazionale”, e alla “tua parrocchia per averti seguito”. “La paura – ha concluso mons. Savino –, come sappiamo particolarmente bene in questo tempo di pandemia, ci prosciuga ogni forza e resistenza, ci pietrifica e ci annichilisce quando non la dominiamo. Sarà successo ai discepoli di Gesù, i quali pur avendo lasciato famiglia e occupazioni per seguirlo, lo abbandonano al momento della sua passione. Gesù parla per dire ‘pace a voi’, e poi soffia forte sui suoi discepoli e trasmette il suo Spirito e dice: “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati’”.