Quarantuno spari di cannone, a un minuto di distanza, a cominciare da mezzogiorno ora inglese, oltre che a Londra anche a Belfast, Cardiff, Edimburgo, a Gibilterra e sulle navi da guerra della Marina britannica. Così la Gran Bretagna, in questo momento un Paese in lutto, ha ricordato il principe Filippo scomparso ieri in tarda mattinata. Le bandiere saranno a mezz’asta fino a sabato 17 aprile quando -sembra quasi certo – si svolgerà il funerale. Una cerimonia ridotta, secondo le restrizioni anti-Covid, alla quale parteciperanno appena 30 persone. Lo stesso marito della Regina Elisabetta, nel suo testamento, aveva chiesto un funerale modesto di stile militare. Secondo la stampa britannica accanto al duca di Edimburgo, mentre moriva, c’era la Regina che avrebbe deciso di non farlo ricoverare una seconda volta. Il principe era uscito dall’ospedale a metà marzo dopo una difficile operazione al cuore. Tributi al marito della sovrana britannica continuano ad arrivare da capi di Stato e leader religiosi di tutto il mondo. La principessa Anna ha ricordato alla “Bbc” il padre come “una persona alla quale potevi sempre rivolgerti nei momenti di difficoltà”, mentre il fratello, il principe Carlo, ha detto che il duca ha saputo insegnargli molte attività. Il primate anglicano Justin Welby ha spiegato che la parola chiave per capire la personalità del principe è “servizio”. “Servizio alla corona, servizio al Paese, servizio alla Regina”, ha detto l’ arcivescovo di Canterbury.