“Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che si chini verso di noi, come anche noi di chinarci verso i fratelli e le sorelle”. Lo ha affermato oggi pomeriggio il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, nell’omelia pronunciata nel corso della Messa in Coena Domini che ha presieduto in cattedrale.
L’arcivescovo ha voluto sottolineare come “il Vangelo del Giovedì Santo esorta i discepoli a chinarsi e lavarsi i piedi gli uni agli altri”. Per questo, “il Giovedì Santo ci insegna come vivere e da dove iniziare a vivere: la vita vera non è quella di stare in piedi, fermi nel proprio orgoglio; la vita secondo il Vangelo è piegarsi verso i fratelli e le sorelle, iniziando dai più deboli. È una vita che viene dal cielo, eppure è una vita così umana”. Il Giovedì Santo, ha proseguito Bassetti, “è davvero un giorno umano”. È “il giorno dell’amore di Gesù che scende così in basso fino ai piedi dei suoi amici. E tutti siamo suoi amici, anche Giuda, colui che lo sta per tradire. Da parte di Gesù nessuno è nemico, tutto per lui è amore. Lavare i piedi per Gesù non è un gesto, è un modo di vivere. Si è comportato così in ogni istante della sua vita”.
Soffermandosi poi sull’istituzione dell’Eucarestia, il porporato ha ricordato che “quel pane e quel vino sono il nutrimento disceso dal Cielo per noi pellegrini sulle strade di questo mondo. Ci rendono più simili a Gesù, ci orientano a vivere come lui viveva, fanno sorgere in noi sentimenti di bontà e di servizio, di tenerezza, di amore, di perdono. Gli stessi sentimenti che lo portano a lavare i piedi dei discepoli come un servo”.
Ricordando poi che “terminata la cena, Gesù si incammina verso l’orto degli ulivi” dove “si stende a terra e suda sangue, per il dolore e l’angoscia” e “chiede solidarietà e preghiera ai tre discepoli che l’accompagnano, Pietro, Giacomo e Giovanni, ma li trova addormentati”, il cardinale ha osservato che “oggi, più che noi, è il Signore ad avere bisogno di compagnia”. “Chiniamoci su di lui – l’esortazione del cardinale – e non lasciamogli mancare la consolazione della nostra vicinanza”. “Oggi – ha concluso Bassetti – Gesù ci lascia un insegnamento, un esempio, un testamento, un comandamento. Corrispondiamo a tanto amore con il nostro amore”.