Messa crismale: mons. Muser (Bolzano-Bressanone), “siamo disponibili, per quanto deboli e fragili, a rimboccarci le maniche là dove la Chiesa ci chiede di operare”

Nel duomo di Bressanone il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, ha celebrato la messa del crisma con sacerdoti e diaconi della diocesi, espressione del legame tra clero e vescovo. La celebrazione del Giovedì Santo si è svolta nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid e senza il tradizionale incontro tra presule e sacerdoti al termine del rito.
Nella sua omelia il presule ha rinnovato il legame “con tutti i nostri confratelli malati e infermi. Dall’ultima messa crismale del maggio scorso, 22 sacerdoti diocesani e religiosi sono defunti. Confidiamo che siano portati per sempre in quella luce pasquale che non si spegne più”. Mons. Muser ha ricordato a sacerdoti e diaconi che “nel segno degli olii santi siamo riuniti a ribadire con fiducia il ‘sì’ a Cristo che ci ha chiamati, siamo qui a ripetergli che siamo disponibili, per quanto deboli e fragili, a rimboccarci le maniche là dove la Chiesa ci chiede di operare. Perché il Cristo che abbiamo incontrato non cessa di stupirci, di affascinarci, di darci forza e di sostenere la sua Chiesa, nella quale vogliamo essere servi laboriosi e fedeli, senza sentirci indispensabili”.
Il prossimo 9 ottobre saranno dieci anni dall’ordinazione episcopale del vescovo. “Molto è cambiato in questi anni – ha sottolineato il presule – il volto della nostra diocesi sta cambiando. Soprattutto il rapporto interiore di molte persone con la fede e con la Chiesa subisce un grande cambiamento. Dovremo dire addio a molte cose che erano familiari, preziose e forse date troppo per scontate”.
Al termine della celebrazione gli olii sono stati ritirati dai sacerdoti e faranno il loro ingresso nelle singole parrocchie nella domenica di Pentecoste.
Oggi alle 18 nella chiesa di San Giacomo di Bolzano il vescovo celebra la messa in Cena Domini che ricorda l’ultima cena di Gesù con i suoi discepoli. Nel rispetto delle misure anti contagio viene omessa la lavanda dei piedi. Domani, Venerdì Santo, 2 aprile, alle 15 nel duomo di Bolzano il vescovo presiede la celebrazione della Passione.

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