Svizzera: vietato il burqa nella Confederazione, prevalgono di stretta misura i favorevoli al divieto. Una vittoria dei nazionalisti

In tutti i cantoni della Confederazione elvetica sarà ora vietato indossare nei luoghi pubblici il burqa o ogni altro indumento che nasconda il volto: lo hanno deciso domenica 7 marzo i cittadini approvando con una maggioranza del 51,21% il quesito referendario “Sì al divieto di dissimulare il proprio viso”. Zurigo, Berna, Ginevra, Basilea città, Grigioni e Appenzello esterno sono i cantoni in cui i no hanno superato i sì. Il Cantone Giura è quello in cui i sì sono stati più numerosi (60,65%). Questa iniziativa è stata proposta e portata avanti dall’Unione Democratica di Centro (Udc), partito di matrice conservatrice e nazionalista, senza il sostegno del Parlamento. È stato anche approvato dai cittadini elvetici (51,65% di favorevoli) l’accordo di partenariato economico globale tra gli Stati dell’Associazione europea di libero scambio (Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein) e l’Indonesia. Il no a questo quesito ha prevalso in alcuni cantoni di lingua francese (Friburgo, Ginevra, Neuchatel, Vaud, Giura). Respinta invece la proposta di creare identità elettroniche riconosciute dalla Confederazione (64,30% no). Hanno espresso il proprio voto sui referendum il 51% dei cittadini svizzeri che però sono stati chiamati ad esprimere il proprio parere anche in varie votazioni ed elezioni a livello cantonale e locale.

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