Otto marzo: Patriarca (Anla), “un mondo che affida il prendersi cura alle sole donne è poco fraterno”. Un pensiero per le nonne

“A questo 8 marzo la nostra Associazione vuole dare una declinazione particolare e titolarla alle nonne, che più dei nonni svolgono un servizio di cura di immenso valore che la pandemia ha ulteriormente evidenziato”: lo sottolinea il presidente nazionale di Anla, Edoardo Patriarca. “Le nonne mantengono un rapporto speciale con le loro figlie e i nipoti, nel volontariato spesso sono tra coloro che si fanno carico di bambine e bambini abbandonati a se stessi, con famiglie difficili e divise. Le nonne sostengono le giovani mamme affinché possano vivere la propria attività lavorativa alla pari degli uomini, senza doverla abbandonare se giunge un figlio, in un sistema di welfare che non riconosce il diritto al lavoro e il diritto, se lo si sceglie, ad essere mamme”, evidenzia Patriarca. “I dati Istat sono davanti ai nostri occhi, peggiorati in questo anno di pandemia – aggiunge -. Diritto al lavoro, diritto alla maternità: in questo anno abbiamo tanto discusso del diritto alla salute e del diritto alla libertà che mai vanno contrapposti, l’uno sostiene l’altro; oggi ribadiamo allo stesso modo l’imprescindibile legame tra diritto al lavoro e diritto alla maternità e aggiungiamo al dovere alla paternità per i padri”. Conclude il presidente Patriarca: “Ci permettiamo di ribadire che il valore del ‘prendersi cura’ è un tratto costitutivo della nostra umanità, riguarda tutti, è una dimensione che va valorizzata e condivisa paritariamente con gli uomini. Un mondo che affida questo valore alle sole donne è un mondo poco fraterno, un mondo violento, un mondo poco amico del valore della diversità, della prima, la più bella, quella tra uomini e donne”.

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