Forti squilibri nei salari tra donne e uomini. Lo conferma Eurostat nella Giornata internazionale della donna. “Un modo per misurare questo squilibrio è attraverso il divario retributivo di genere, che mostra la differenza tra la retribuzione oraria lorda media di uomini e donne espressa come percentuale della retribuzione oraria lorda media degli uomini. Viene calcolato per le imprese con 10 o più dipendenti”. Nel 2019, la retribuzione oraria lorda delle donne era in media del 14,1% inferiore a quella degli uomini nell’Ue, stabilisce Eurostat. “Ciò varia tra gli Stati membri dell’Ue, con le differenze più elevate osservate in Estonia (21,7%), Lettonia (21,2%), Austria (19,9%) e Germania (19,2%). All’altro estremo della scala, le differenze erano più piccole in Lussemburgo (1,3%), Romania (3,3%), Italia (4,7%) e Belgio (5,8%)”.