“Un invito a camminare puntando più su quanto ci unisce, sulle origini comuni, che su quanto ci divide per costruire il futuro comune di questo Paese. L’Iraq è un Paese ricco di giovani ed è per loro che dobbiamo lavorare insieme”: a dichiararlo al Sir è padre Olivier Poquillon, parroco latino per gli stranieri in nord-Iraq e già segretario generale della Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea).
Il religioso domenicano stamattina ha partecipato alla preghiera di suffragio per le vittime della guerra che si è svolta a Mosul, nella piazza delle chiese (Hosh al-Bieaa) e al termine ha potuto salutare personalmente il pontefice. Tracciando un primo bilancio di questo viaggio – domani mattina Papa Francesco rientrerà in Italia – padre Poquillon afferma che “questa visita storica potrebbe davvero rappresentare un punto di svolta per l’Iraq che per la prima volta non viene associato solo alla guerra ma anche alle sue ricchezze umane e spirituali. L’Iraq è un mosaico di fedi e di popoli che deve essere ricomposto”. Assume quindi una “forte valenza” l’appello del Pontefice “al perdono lanciato ai cristiani e ai sopravvissuti al terrorismo: perdonare è una tappa di questo cammino che sarà lungo ma necessario per rimanere cristiani. In gioco è la testimonianza del Vangelo, dei valori di pace e di giustizia e il rifiuto della vendetta”.
Guardando ai gesti del Papa e alle sue parole di questi giorni, il religioso si è detto “colpito dallo sguardo positivo e benevolo del Pontefice sul paese mediorientale che ne rivela il suo speciale affetto. Il Papa ha guardato l’Iraq con gli occhi di Dio. l’Iraq è prezioso agli occhi del Padre. Papa Francesco ha voluto fermamente compiere questo pellegrinaggio, non ha avuto esitazioni. È venuto a dire agli iracheni che sono sotto lo sguardo paterno di Dio”. “Questa visita apostolica – conclude padre Poquillon – è ricca di messaggi di fraternità, di pace e di richiami alla fine delle violenze e delle strumentalizzazioni delle religioni. Ed è per questo che parla non solo all’Iraq ma a tutto il Medio Oriente. Papa Francesco tra noi è stato un grande dono che porterà molti frutti”.