Anche quest’anno il Festival di Sanremo ha distolto, per qualche sera, molti italiani dalle difficoltà del momento. La musica ha, infatti, una forte funzione sociale, ma è anche una forza che stimola le coscienze. Questo aspetto costituisce il focus del numero di marzo della rivista “Rogate ergo”. Per il teologo don Armando Matteo non esiste migliore strumento delle canzoni per attirare i giovani, in particolare quelli che raramente si vedono nel perimetro ecclesiale: “C’è nel modo di usare la musica – scrive – tutto un modo di vedere, giudicare e immaginare le cose che nessun operatore di pastorale giovanile dovrebbe lasciarsi sfuggire”. Che la musica sia un grande stimolo per il percorso vocazionale lo confermano le testimonianze riportate dalla rivista. “Grazie al rock ho scoperto la mia vocazione”, scrive il passionista padre Massimo Granirei, colpito dalle parole di una canzone di Patti Smith: “Alzati, prendi una posizione. Amplifica il sistema di Dio”. Suor Myriam Manca delle Pie Discepole del Divin Maestro, che con la cetra accompagna le celebrazioni liturgiche, riferisce che “nei ritiri spirituali con i giovani, la musica facilita l’ingresso nel silenzio, nel raccoglimento e nella pace dello spirito”. “Rogate ergo” affronta anche il rapporto “musica e Parola di Dio”. Per il biblista don Giuseppe De Virgilio e i pastoralisti mons. Antonio Parisi e mons. Vincenzo De Gregorio quando le note musicali si rivestono di Sacra Scrittura le vibrazioni dello Spirito si accordano con quelle del cuore e diventa irrinunciabile rispondere all’Amore.