“Ogni giorno tanti bambini muoiono perché gravemente indeboliti dalla diarrea, una delle prime cause di decesso dei più piccoli nel mondo”. Lo ricorda Rachel Cummings, direttore del team di Sanità pubblica umanitaria di Save the Children, a proposito dell’opportunità di rendere disponibile il vaccino contro il rotavirus ai bambini che vivono in zone di crisi umanitaria grazie a un accordo sui prezzi di riferimento con il produttore, Gsk.
Il rotavirus è la causa più comune di grave malattia diarroica nei bambini di età inferiore a 5 anni in tutto il mondo, responsabile di circa 200.000 decessi di bambini ogni anno – ricorda l’ong –. I minori nei campi profughi e nelle comunità di sfollati sono tra i più vulnerabili a tali malattie, a causa della densità della popolazione, della scarsa igiene e dei ridotti servizi igienico-sanitari e dei tassi più elevati di malnutrizione. La vaccinazione è quindi “fondamentale” per questi bambini, che altrimenti potrebbero non avere accesso ai servizi sanitari essenziali. Il meccanismo umanitario facilita l’accesso ai vaccini per le organizzazioni umanitarie che lavorano in paesi colpiti da emergenze, dove l’accesso e i prezzi sarebbero altrimenti un grave ostacolo. Save the Children dice di avere “sotto gli occhi tutti i giorni gli impatti devastanti che il rotavirus ha sui bambini”. Quindi, “accogliamo con favore questo importante impegno come un passo fondamentale nella protezione di alcuni dei minori più vulnerabili a malattie potenzialmente letali, ma facilmente prevenibili. Il denaro non dovrebbe mai costituire una barriera tra la vita e la morte”.