“Tacciano le armi! Se ne limiti la diffusione, qui e ovunque!”. È l’appello del Papa, che dal palazzo presidenziale di Bagdhad ha chiesto che “cessino gli interessi di parte, quegli interessi esterni che si disinteressano della popolazione locale. Si dia voce ai costruttori, agli artigiani della pace! Ai piccoli, ai poveri, alla gente semplice, che vuole vivere, lavorare, pregare in pace”. “Basta violenze, estremismi, fazioni, intolleranze!”, ha esclamato Francesco: “Si dia spazio a tutti i cittadini che vogliono costruire insieme questo Paese, nel dialogo, nel confronto franco e sincero, costruttivo; a chi si impegna per la riconciliazione e, per il bene comune, è disposto a mettere da parte i propri interessi”. “In questi anni l’Iraq ha cercato di mettere le basi per una società democratica”, l’omaggio del Papa, secondo il quale “è indispensabile in tal senso assicurare la partecipazione di tutti i gruppi politici, sociali e religiosi e garantire i diritti fondamentali di tutti i cittadini. Nessuno sia considerato cittadino di seconda classe. Incoraggio i passi compiuti finora in questo percorso e spero che rafforzino la serenità e la concordia”.