“I 48 martiri massacrati durante la celebrazione della Divina Liturgia domenicale, proprio in questa cattedrale dieci anni fa, hanno mescolato il loro sangue con quello dell’Agnello, per testimoniare ai loro fratelli oppressi, uccisi o sradicati, in Iraq e nel Vicino-Oriente, che Gesù stesso, Dio Salvatore, continuerà come ha promesso, a vivere in loro”. Lo ha ricordato il patriarca di Antiochia dei Siri, Sua Beatitudine Ignazio Youssef III Younan, salutando il Papa al suo ingresso nella cattedrale siro-cattolica di Baghdad, luogo del suo secondo discorso in Iraq. “E noi, forti di questa fede, con coraggio vogliamo testimoniare Cristo Risorto”, ha assicurato il patriarca: “Grazie Santità, noi continuiamo a pregare per il Vostro ministero!”.