“Dopo gli Stati Uniti, anche l’Ue sospenda le agevolazioni tariffarie alle importazioni di riso dei militari golpisti, in seguito alla violenta repressione che ha provocato vittime anche tra i bambini”. Lo chiede la Coldiretti dopo che gli Usa hanno deciso di imporre “nuove restrizioni alle esportazioni” contro la Birmania “in risposta al colpo di stato militare e l’escalation della violenza contro i manifestanti pacifici”.
Il Myanmar gode ancora di un sistema di preferenze generalizzato con l’Unione europea che si concretizza nell’applicazione dell’accordo Eba (tutto tranne le armi) che consente al Paese asiatico – segnala l’associazione – di “esportare in Europa tutto senza dazi, tranne appunto le armi”. “Un regime di aiuti concesso dall’Unione europea che ha comportato ingenti aumenti delle esportazioni soprattutto nel campo del tessile e alimentare. Gli arrivi in Italia di riso birmano fanno registrare un balzo del 70% in quantità nei primi undici mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat. L’aumento delle importazioni dalla Birmania – denuncia Coldiretti – è destinato inevitabilmente a sostenere i golpisti in divisa al centro dell’accusa di violazione dei diritti umani ma anche di ‘genocidio intenzionale’ per i crimini commessi contro la minoranza musulmana dei Rohingya alla quale sono stati sottratti i terreni coltivati”.