“Azzerare l’imbuto formativo tra la laurea e la specializzazione” per consentire a “tutti i medici laureati di specializzarsi”. A chiederlo è il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, intervenuto oggi alla presentazione della docu-serie “Allievi” di Tv2000, dedicata ai medici specializzandi della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica che operano all’interno del Policlinico Gemelli, e che andrà in onda dal 15 marzo in seconda serata su Tv2000 (canale 28 e 157 Sky). Secondo il presidente dei medici italiani, la pandemia di Covid ha dimostrato che un maggior coinvolgimento degli specializzandi nel Ssn “è non solo possibile ma auspicabile”.
“Essere specializzandi in pandemia – spiega – ha significato e significa acquisire, sul campo, skill che normalmente si apprendono dopo anni di esperienza”. E se l’emergenza ha reso evidente che “tutto il sistema può giovarsi dell’apporto di questi colleghi”, l’auspicio è “continuare su questa strada, avvalendosi, per l’erogazione delle prestazioni sanitarie, degli specializzandi, anche negli ospedali di insegnamento”. A tale proposito, secondo Anelli, sarebbe auspicabile una modifica dei contratti di formazione lavoro dei medici specializzandi e della medicina generale, in modo da consentire un miglior utilizzo dei medici in formazione nei processi assistenziali, riducendone le incompatibilità e rivedendo l’equiparazione del trattamento tributario. “Prima di tutto, però, è necessaria una corretta programmazione che azzeri l’imbuto formativo tra la laurea e la specializzazione, e permetta a tutti i medici laureati di specializzarsi”. Di qui la richiesta di “un intervento normativo che faccia corrispondere a ogni laurea una borsa di specializzazione o un posto al corso di formazione specifica per la medicina generale”.