Terra Santa: Ordinari Cattolici, preghiera di intercessione per la pandemia. Nasce un ‘direttorio ecumenico’

“Abbiamo voluto pregare insieme valorizzando le tradizioni dei vari riti, in questo caso del rito maronita, latino e del rito melchita, chiedendo al Signore la cessazione della pandemia. Questa pandemia che affligge il mondo intero ha colpito tutti perché sappiamo che sono morti vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose, sono morti padri, madri, mariti, mogli, figli, anziani e giovani. Pregare insieme è un qualcosa di molto importante perché la Bibbia ci dice che quando la preghiera è fatta con umiltà e fiducia riesce ad attraversare le nubi”: così padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, commenta la preghiera di intercessione contro la pandemia, tenutasi il 2 marzo ad Haifa, da parte dell’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa. La preghiera, rilanciata dal Christian Media Center della Custodia di Terra Santa, è stata uno dei momenti dell’incontro nel quale si è discusso, tra l’altro, delle molte sfide che la comunità cristiana di Terra Santa deve affrontare. “Avremo finalmente un ‘direttorio ecumenico’ – annuncia il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa -. Siamo comunità cristiane miste: ortodosse, cattoliche e di altre chiese diverse e per questo abbiamo bisogno di linee guida, per saper affrontare questa varietà meravigliosa di comunità ma anche per avere chiare istruzioni su cosa fare, specialmente nei Sacramenti, nelle Scuole, su come preservare questa bella unità, e su come fare distinzione tra le comunità cristiane. Abbiamo poi analizzato un po’ la situazione delle scuole, che è abbastanza preoccupante, e abbiamo discusso sulla famiglia e su alcune questioni pratiche”. “Tutte queste sono sfide molto concrete per la chiesa di Terra Santa e per tutte le comunità cattoliche, ma anche per le altre comunità cristiane presenti in Terra Santa – aggiunge padre Patton – per questo è necessario periodicamente avere un confronto tra di noi, ed è anche necessario saper identificare i problemi più urgenti e saper identificare degli orientamenti, delle linee pastorali da offrire in primo luogo ai sacerdoti, alle parrocchie, ai catechisti ma anche ad esempio agli insegnati e ai genitori”. Dopo la preghiera del 2 marzo i capi delle chiese Cattoliche hanno invitato a pregare insieme i giovani e le famiglie stasera, 4 marzo alle sei e mezza di sera (ora di Gerusalemme).

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