Un uomo è interrogato dalla polizia in queste ore, accusato di essere l’autore dell’attacco e del ferimento di sette persone a Vetlanda, cittadina della Svezia meridionale. Diverse persone nelle vie del centro, nel pomeriggio di ieri, sono state attaccate da un uomo armato di machete. Tra i feriti, tre sono gravi, ma in condizioni stazionarie. Gli attacchi, secondo le informazioni diffuse dalla polizia, hanno avuto luogo in cinque diversi luoghi intorno alla stazione di Vetlanda. La polizia è intervenuta e ha fermato l’assalitore, ferendolo. Secondo informazioni riportate dalla stampa svedese, sarebbe un 22enne già noto per reati minori, di origini afghane. Le indagini al momento si muovono lungo i canali ordinari del tentato omicidio, ha dichiarato la polizia nel suo ultimo comunicato. Intanto la comunità riformata della città si è attivata e si è messa a disposizione per accogliere le persone che hanno bisogno di un conforto. A motivo del distanziamento imposto dalle regole Covid, “è stato acceso un fuoco all’esterno, vicino al salone parrocchiale dove si può prendere una tazza di caffè e a distanza scambiare qualche parola. Oppure si può chiamare al telefono per parlare con qualcuno”, dice un annuncio che invita a pregare per “chiedere la cura e la protezione di Dio su tutti gli affetti e in tutta la nostra città. Aiutaci a prenderci cura l’uno dell’altro”. A esprimere vicinanza alla comunità anche l’arcivescovo della diocesi luterana di Växjö, a cui appartiene Vetlanda: “Nella mia preghiera, includo tutte le vittime e tutti coloro che sono stati colpiti in vari modi dall’evento”, ha reso noto il vescovo Fredrik Modéus