“A febbraio 2021 i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,5% su base mensile e dello 0,7% su base annua (da -0,3% di gennaio). Sul mercato interno i prezzi alla produzione dell’industria aumentano dello 0,5% rispetto a gennaio e dello 0,7% in termini tendenziali”. Lo segnala l’Istat nella nota sui prezzi alla produzione dell’industria e delle costruzioni relativa a febbraio 2021.
L’istituto di statistica evidenzia, inoltre, che “sul mercato estero i prezzi aumentano dello 0,6% su base mensile per entrambe le aree di sbocco, euro e non euro, e segnano un incremento su base annua dello 0,4%, cui contribuisce la sola area euro (+1%)”. Nel trimestre dicembre 2020 – febbraio 2021, rispetto ai tre mesi precedenti, i prezzi alla produzione dell’industria registrano un aumento dell’1,7%. A febbraio 2021, fra le attività manifatturiere, gli aumenti tendenziali più elevati riguardano i settori Metallurgia e fabbricazione dei prodotti in metallo e altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature. Le flessioni più ampie si rilevano per coke e prodotti petroliferi raffinati (-2,1% mercato interno, -7,6% area euro), prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-2,9% area non euro) e prodotti chimici (-2,9% area euro, -2,0% area non euro). A febbraio 2021 i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” crescono dello 0,4% su base mensile e del 2,1% su base annua. “A febbraio, si registra un nuovo incremento congiunturale dei prezzi alla produzione dell’industria che tornano a crescere su base annua dopo oltre un anno e mezzo di variazioni tendenziali negative – commenta l’Istat -. La crescita è dovuta principalmente ai prezzi dei beni intermedi, in particolare ai prodotti della metallurgia e prodotti in metallo che segnano marcati rialzi sia congiunturali, sia tendenziali su tutti e tre i mercati di riferimento”.