“Non conosciamo ancora il pieno impatto che l’attacco mortale dei militanti a Palma, nel nord del Mozambico, ha avuto sui bambini, ma temiamo che sia brutale”. Lo dichiara Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef.
“Palma ospitava già oltre 35.000 persone che erano state costrette a sfollare da altre zone della provincia a causa di precedenti attacchi. La metà di loro sono bambini – ricorda Fore -. Negli ultimi mesi il distretto ha subito un blocco stradale a causa dell’insicurezza, con rifornimenti minimi e assistenza fornita per via aerea e marittima. Fino a quando di recente piccole quantità di cibo e altri rifornimenti non sono cominciati ad arrivare, gran parte del distretto oltre la capitale provinciale era praticamente inaccessibile agli operatori umanitari che lottavano per fornire assistenza. Ad oggi, le tre strutture sanitarie ancora funzionanti non sono più operative e l’ospedale principale è stato distrutto”.
Il direttore generale dell’Unicef denuncia: “Quello che sta succedendo ai bambini di Palma è catastrofico. I bambini di tutta la provincia di Cabo Delgado devono essere protetti e ricevere assistenza salvavita, specialmente i 350.000 bambini che sono stati sfollati a causa del conflitto armato”.
Fore assicura: “L’Unicef continuerà a lavorare con i partner per soddisfare i bisogni urgenti dei bambini”. E conclude: “L’Unicef chiede a tutte le parti di fare ciò che è in loro potere per tenere i bambini fuori pericolo, per proteggere gli operatori umanitari e per permettere un accesso rapido, senza ostacoli e duraturo ai civili che hanno bisogno di assistenza”.