“Se guardiamo all’ambito del lavoro, dobbiamo ammettere che in esso si trovano ancora, purtroppo, tante forme di sfruttamento e di ingiustizia. Per questo c’è davvero bisogno del vostro contributo fattivo”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nell’omelia della messa con il Movimento cristiano lavoratori (Mcl) nella Basilica di Sant’Antonio di Padova a Roma. “La risurrezione di Gesù che, dopo tante sofferenze, è stato sollevato dai suoi dolori, sia per voi un segno di speranza, perché Dio non può tollerare l’ingiustizia, e agisce sempre – come si legge nel Magnificat – in favore degli umili e degli affamati. Egli, che ‘ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia’ (Lc 1,54), si ricordi ora delle prove che stanno affrontando nel nostro Paese i deboli, i disoccupati, i poveri, e ci aiuti ad andare incontro ad esse con coraggio”. Nel Vangelo di Giovanni, ha proseguito il cardinale, emerge la figura di una donna, Maria, che unge i piedi del Signore con del nardo prezioso: “È per noi, in primo luogo, immagine della vera devozione e dell’amore, del bene fatto gratuitamente all’altro. Gesù, che sta per essere consegnato alla morte, trova conforto in questo gesto affettuoso, e difende quella donna da chi invece la critica. In questa pagina si trova anche un monito a non essere attaccati al denaro”. “Nel saluto che ho inviato tramite videomessaggio lo scorso 13 marzo alla Presidenza del vostro Movimento – ha concluso Bassetti -, ho già detto che la situazione in cui ci troviamo è davvero drammatica, a causa dell’emergenza sanitaria e della crisi del lavoro. Ricordavo anche – con le parole di Giorgio La Pira – che al popolo non può mancare né l’eucaristia, né il pane”.