“Osanna” e “Crocifiggilo”. Sono le due grida che accompagnano la passione di Gesù. “Entrambe sono per Gesù: oggi l’osanna entusiasta con cui entra nella Città Santa del suo popolo ebraico, e qualche giorno dopo il crocifiggilo con cui viene rifiutato, condannato e ucciso”, ha sottolineato ieri mons. Ivo Muser, vescovo di Bolzano-Bressanone, nell’omelia della messa della Domenica delle Palme celebrata nel duomo di Bressanone. “La Domenica delle Palme – ha proseguito il vescovo – ci dice: deciditi per lui e per la sua via, seguilo sulla sua strada. E non essere solo un suo fan, ma abbi il coraggio di impegnarti con lui”.
Il presule ha quindi richiamato la forte immagine biblica associata alla Domenica delle Palme: “Gesù entra nella Città Santa di Gerusalemme sul dorso di un asino. L’ingresso su un asino è simbolo di impotenza terrena, ma allo stesso tempo simbolo di fiducia nella potenza di Dio. La regalità di Gesù rimane fragile in questo mondo, ma solo grazie a lui il mondo diventa degno di essere vissuto: non solo per pochi, ma per tutti”. Per Muser ,“non sono i violenti, i radicali, gli integralisti, gli allarmisti, i sobillatori, gli arroganti e i rivoluzionari a rendere umano il nostro mondo. Gesù vuole conquistarci alla sua alternativa: egli rappresenta la non violenza, la bontà, la veridicità, la fedeltà, la devozione e la certezza che Dio stesso è tutto questo”. Di qui l’invito ad optare “nel nostro pensare, parlare e agire“ per “l‘alternativa Gesù”.