Questa mattina la nave di ricerca e soccorso Open Arms, con a bordo il personale di Emergency, ha effettuato il recupero e il salvataggio di una imbarcazione di legno in difficoltà con a bordo 38 persone tra cui 7 donne e 14 minori tutti con meno di dieci anni, uno di soli quattro mesi. La loro imbarcazione si trovava da due giorni alla deriva dopo essere salpata da Tripoli. La nave Open Arms, partita il 14 marzo dal porto di Barcellona per la Missione 82, aveva appena ripreso il largo dopo una sosta in rada di fronte al porto di Siracusa per ripararsi dal maltempo. “Dopo aver allertato le autorità competenti, l’equipaggio ha raggiunto la posizione indicata e ha iniziato le operazioni di soccorso intorno alle 11.20 – informa l’Ong -. Terminato il trasbordo dei naufraghi, la Open Arms ha ricevuto segnalazione di altre tre imbarcazioni in difficoltà. Due sono state intercettate dalla cosiddetta guardia costiera libica e riportate in un Paese dove i diritti umani vengono costantemente violati”. Open Arms ed Emergency ribadiscono che “la Libia non può in alcun modo essere considerata un porto sicuro, e che le autorità europee devono smettere di sostenere il respingimento di chi tenta di attraversare il Mar Mediterraneo”. In questo momento, la Open Arms sta navigando verso la quarta imbarcazione in difficoltà, preparandosi al suo soccorso.