“Bisogna aver cura che tutti i fedeli indossino protezioni per la bocca e il naso, si disinfettino le mani, mantengano il distanziamento reciproco ed evitino assembramenti al momento dell’ingresso e dell’uscita dalla chiesa. Un servizio d’ordine vigila sul rispetto di tali misure e verifica che non entrino in chiesa più fedeli di quelli consentiti”. Lo scrivono in una lettera alle parrocchie il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, e il vicario generale Eugen Runggaldier, indicando le disposizioni da osservare. “La santa Comunione si riceve solo sulla mano. Al termine delle celebrazioni la chiesa deve essere igienizzata e arieggiata”.
Le disposizioni riguardano anche particolari momenti delle celebrazioni della Settimana Santa. La liturgia della Domenica delle Palme, 28 marzo, inizierà senza processione. “Vanno evitati assembramenti di fedeli. I sacerdoti, i diaconi, gli altri ministri liturgici e i fedeli tengono in mano i rami d’ulivo o altri rami sempreverdi che hanno portato con sé o che sono stati distribuiti loro all’ingresso in chiesa. Si deve evitare di lasciare rami sul pavimento nel momento che precede l’inizio della celebrazione”. La messa crismale del Giovedì Santo, 1° aprile, viene celebrata alle 9 nel duomo di Bressanone e trasmessa in video e audio nella vicina chiesa parrocchiale. Non si terrà l’incontro nell’Accademia Cusanus dopo la celebrazione. Nella sera del Giovedì Santo per la celebrazione della Cena del Signore la lavanda dei piedi è omessa. Non è permesso trasferire il Santissimo Sacramento in un’altra chiesa. Nel Venerdì Santo, il 2 aprile, all’atto di adorazione della Croce solo chi presiede la celebrazione tocca la croce. Per tutti gli altri l‘adorazione della croce avviene senza toccarla, bensì con un inchino. Infine, la Veglia pasquale dovrà concludersi in modo tale da permettere ai fedeli di far ritorno alle loro case prima dell’inizio del coprifuoco alle 22.