Stasera, alle ore 18, nella chiesa di San Domenico Maggiore l’arcivescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro, presiederà la celebrazione dei Sette Dolori di Maria, conosciuta nel capoluogo ionico anche come “Festa piccola” della confraternita Maria Santissima Addolorata. Ricalcata sulla Via Crucis, nella pratica dei Sette Dolori si medita in maniera specifica il percorso della prima credente, Maria, Madre del cammino dei cristiani. La devozione dei Sette Dolori è nata nel Medioevo e giunge ai nostri giorni grazie all’opera di divulgazione portata avanti dal 1600 in poi, da parte dei Servi di Maria. È celebrata solennemente nel cuore di Taranto, la Città vecchia, nella Chiesa di San Domenico, dalla Confraternita “Maria Santissima Addolorata e San Domenico”, che ha compiuto nello scorso anno il 350° anniversario di fondazione. Nella celebrazione saranno meditati i testi che l’arcivescovo Santoro ha pronunciato nella notte del Giovedì Santo da quando si è insediato nella diocesi otto anni fa. I discorsi stati redatti in una pubblicazione curata dal direttore dell’Archivio storico diocesano, don Andrea Casarano. Dal 2012 l’arcivescovo Filippo Santoro, sul balcone dell’antica chiesa, di fronte ad una folla sterminata, fermata solo dal Covid-19 negli ultimi due anni, invita i fedeli alla preghiera e al pellegrinaggio in processione dietro la statua della Madonna dell’Addolorata, con una meditazione, spesso incentrate anche sui grandi temi di attualità che coinvolgono direttamente la comunità tarantina, come l’annosa vicenda Ilva, con il suo carico di morti e disoccupati.
I Sette Dolori di Maria verranno celebrati seguendo le norme vigenti, con posti in presenza contingentati. Dunque per consentire la partecipazione a tutti coloro che non hanno potuto ricevere i pass, ad oggi esauriti, la funzione sarà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook della Confraternita e sul canale tv Studio 100.