Diocesi: Assisi, domani si pregherà per la pace in Mozambico

È dedicata al Mozambico l’intenzione di preghiera per la pace del 27 marzo. L’appuntamento voluto dal vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino, e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi” si ripete con cadenza mensile in ricordo dello storico incontro interreligioso del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II.
Nell’invito alla preghiera il vescovo sottolinea che “ci sono molte situazioni in giro per il mondo che chiedono e meritano di essere segnalate all’attenzione delle nostre coscienze. Si tratta di popolazioni inermi che vengono sottoposte quotidianamente alla violenza di ogni tipo”. “In questo mese – scrive il presule – vogliamo raccogliere il grido che proviene dal Mozambico e che diviene supplica e preghiera. Dalle testimonianze dirette che ci provengono dai villaggi più interni e soprattutto dai distretti della provincia Nord-Est, diverse fazioni (gruppi jihadisti, esercito, compagnie militari private) si rendono protagonisti di crimini e violenze efferate. Nei giorni scorsi sono state raccolte testimonianze circa la decapitazione di bambini inermi. Questa situazione, che è iniziata all’incirca nel 2017, ha provocato un numero elevato di vittime ma anche una folla di profughi interni che vagano alla ricerca di una qualche forma di assistenza. Alla situazione politica instabile e insicura si sono aggiunti i gravissimi danni provocati dal ciclone Kenneth abbattutosi del Paese nel 2019 e dalle alluvioni dell’inizio dello scorso anno. Per questo la nostra preghiera che si rivolge al Dio misericordioso, chiede anche di risvegliare la solidarietà internazionale e la comunità politica affinché si possa intervenire efficacemente a sostegno di chi è indifeso”.
In questo modo, conclude mons. Sorrentino, “vogliamo dare seguito all’intuizione di S. Giovanni Paolo II che si realizzò nell’incontro orante per la pace alla presenza di tanti rappresentanti di religioni diverse nel 1986 qui in Assisi inaugurando così lo ‘spirito di Assisi’. Voglia l’unico Dio ascoltare la voce che, in tante lingue diverse, da tanti luoghi del mondo, invoca il dono della pace e la conversione dei cuori”.
Per l’emergenza sanitaria in corso, non è previsto un momento comune, ma ognuno è invitato a pregare per questa intenzione nell’arco della giornata di domani, 27 marzo.

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