L’andamento del Covid-19 in Italia segnala valori ancora alti, ma in lieve decrescita. Si osserva infatti, dopo varie settimane di aumento, una iniziale diminuzione nella incidenza rispetto alla settimana precedente (240,3 per 100mila abitanti (15 marzo-21 marzo) vs 250,0 per 100mila abitanti (8 marzo-14 marzo). L’incidenza, comunque, resta elevata e ancora lontana da livelli (50 per 100mila) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti. Lo rivela il report del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute relativo alla settimana 15-21 marzo con dati aggiornati al 24.
Nel periodo 3-16 marzo 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,08, in diminuzione rispetto alla settimana precedente, anche se ancora sopra uno. Si osserva un miglioramento complessivo del rischio, sebbene complessivamente ancora alto. Cinque Regioni (Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Piemonte, Puglia e Toscana) hanno un livello di rischio alto; tredici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui dieci ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e tre hanno una classificazione di rischio basso (Basilicata, Campania, e la Provincia Autonoma di Bolzano). Tredici Regioni/PPAA, si legge ancora nel report, hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, una Regione (Valle d’Aosta) ha una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 4, e un’altra (Calabria) ha una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3. Otto Regioni hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno.